EU Flash News - 19 May

Al via il Dialogo Strategico con l’Industria della Difesa. Un occhio anche all’Ucraina

Il 12 maggio a Bruxelles si è tenuto il primo Dialogo Strategico tra la Commissione europea e l’industria della difesa. La Presidente von der Leyen ha aperto i lavori sottolineando l’importanza cruciale del settore per la sicurezza dell’UE, specie alla luce della guerra in Ucraina. Nonostante l’aumento della produzione e l’apertura di nuove fabbriche, il settore affronta sfide strutturali: frammentazione, ostacoli normativi, carenza di materie prime, innovazione rapida, accesso ai finanziamenti e mancanza di manodopera qualificata (soprattutto STEM). In vista del Defence Omnibus Package di giugno 2025, la Commissione ha promesso semplificazioni su certificazioni, permessi e appalti congiunti. Inoltre, va ricordato che il piano “Readiness 2030” punta a sbloccare 800 miliardi di euro per rafforzare il settore, promuovendo cooperazione, innovazione e competenze. Altra notizia collegata è che lo stesso giorno si è svolto il primo incontro della Task Force UE–Ucraina sulla cooperazione industriale per la difesa, lanciata nell’ambito del secondo Forum UE–Ucraina dell’industria della difesa e prevista dal White Paper per la Prontezza Difensiva Europea 2030. Le discussioni si sono concentrate sulla definizione delle priorità della Task Force, affrontando i bisogni di cooperazione a breve e lungo termine e individuando opportunità concrete di collaborazione. Il lavoro della Task Force sarà determinante per integrare pienamente l’industria della difesa ucraina nella base tecnologica e industriale della difesa europea (EDTIB) e contribuire così all’autonomia strategica dell’UE.

La Commissione esprime la sua opinione su ENNOH

Il 16 maggio la Commissione europea ha pubblicato la sua opinione ufficiale (C/2025/2004) sui documenti statutari dell’ENNOH (European Network of Network Operators for Hydrogen), la futura rete indipendente degli operatori di trasmissione dell’idrogeno a livello UE. Con questo passo decisivo, Bruxelles apre la strada alla cooperazione tra operatori già nei prossimi mesi, pur ribadendo la necessità di un quadro giuridico pienamente conforme alle norme europee. Una posizione in linea con quanto già espresso da ACER, l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori dell’energia. Ora la palla passa agli operatori, che dovranno adottare e pubblicare i documenti finali entro luglio 2025. ENNOH, previsto dal pacchetto sulla decarbonizzazione dei mercati del gas e dell’idrogeno entrato in vigore nel giugno 2024, sarà pienamente operativo dal 2027, quando assumerà la guida nella pianificazione della rete dell’idrogeno a livello europeo.

È possibile mettere un tetto alla crisi abitativa? In arrivo l’intervento europeo

La Commissione Europea ha lanciato una raccolta di opinioni per affrontare una delle sfide più sentite dai cittadini europei: la crisi dell’abitazione. In vista del Piano europeo per l’Edilizia Accessibile, chiunque (dai cittadini alle imprese, dalle autorità pubbliche alla società civile) potrà far sentire la propria voce attraverso una call for evidence aperta per un mese. È la prima iniziativa guidata dal neoeletto Commissario per l’Abitazione, Dan Jørgensen, e sarà seguita da una consultazione pubblica più ampia da giugno a ottobre. Dopo aver proposto di raddoppiare i fondi di coesione per l’edilizia accessibile e aver lanciato una piattaforma europea per gli investimenti, Bruxelles rafforza ora il suo impegno con la creazione di un Housing Advisory Board che fornirà raccomandazioni indipendenti. Il 2025 sarà un anno cruciale per un dialogo europeo sull’alloggio, e la Commissione invita tutti a partecipare.

L’UE chiede opinioni sulle griglie d’Europa. Ci sarà una svolta elettrica?

Il 13 maggio la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica e una call for evidence per raccogliere contributi sul futuro quadro giuridico delle reti energetiche europee. I feedback ricevuti saranno fondamentali per plasmare il Pacchetto Europeo per le Reti, previsto entro fine 2025. L’obiettivo? Accelerare la modernizzazione e l’espansione delle infrastrutture energetiche, cruciali per integrare le energie rinnovabili, sostenere l’elettrificazione e tagliare le emissioni in vista degli obiettivi 2030 e 2050. Con oltre 584 miliardi di euro di investimenti stimati entro il 2030, il pacchetto rafforzerà il lavoro già avviato con il Piano d’Azione per le Reti e darà concretezza alle ambizioni del Clean Industrial Deal e della Bussola della Competitività. Il tutto puntando anche a semplificare le autorizzazioni per nuove infrastrutture, accumuli energetici e rinnovabili. C’è tempo fino all’8 luglio 2025 per dare la propria opinione.

Nuove regole UE per il VAT nell’e-commerce

I ministri delle finanze europei hanno trovato un accordo rivoluzionario per semplificare il pagamento dell’IVA sulle importazioni legate all’e-commerce. Grazie al rafforzamento dell’Import One-Stop Shop (IOSS), sarà più facile per gli importatori europei dichiarare e versare l’IVA, riducendo notevolmente la burocrazia e combattendo con maggiore efficacia le frodi fiscali. Il nuovo sistema incentiva i fornitori di beni fino a 150 euro a utilizzare l’IOSS, evitando così complicazioni e costose registrazioni multiple in diversi Paesi UE. In caso di mancata adesione, il cliente potrà essere chiamato a pagare l’IVA direttamente per sbloccare la spedizione. Un passo decisivo verso una gestione più fluida e trasparente delle importazioni, in un mercato in cui ogni giorno arrivano circa 12 milioni di pacchi da fuori Europa. Nel 2023, grazie all’IOSS, sono stati già versati oltre 26 miliardi di euro di IVA, con una crescita del 35% rispetto all’anno precedente.

Europa e Giappone, alleati digitali per un futuro tech sovrano

L’UE e il Giappone rafforzano la loro alleanza digitale con la terza riunione del Digital Partnership Council, svoltasi il 12 maggio a Tokyo. In un contesto geopolitico sempre più incerto, i due partner rilanciano la loro cooperazione per guidare insieme l’innovazione tecnologica globale, puntando su valori condivisi, competitività e sicurezza economica. Dall’AI ai semiconduttori, passando per il 6G, il quantum computing e la cybersicurezza, l’intesa si fa più profonda e concreta. Tra le novità più rilevanti: una nuova call congiunta per progetti sul quantum computing applicato a biomedicina e cambiamento climatico, un impegno reciproco per rendere interoperabili le identità digitali e i titoli accademici, e un rafforzamento della collaborazione sui cavi sottomarini e la connettività artica. E mentre Bruxelles si prepara a ospitare la prossima edizione del Council nel 2026, è già in calendario per il 13 maggio la firma di una Lettera d’Intenti sulla tecnologia quantistica che promette di aprire nuovi orizzonti nella ricerca congiunta.

Nuovo Memorandum per un’energia più sicura e sostenibile nel Mar Baltico

In occasione dell’incontro informale dei ministri dell’Energia a Varsavia, è stato firmato un nuovo Memorandum d’Intesa che rilancia la cooperazione energetica nella regione del Mar Baltico. Sotto la guida del Commissario Dan Jørgensen, i Paesi del gruppo BEMIP si sono impegnati a lavorare fianco a fianco per potenziare le infrastrutture, completare le interconnessioni e rafforzare il mercato interno dell’energia. L’ambizione è una rete energetica più efficiente, resiliente e soprattutto sostenibile, con un occhio di riguardo all’energia rinnovabile e all’efficienza energetica. Particolare attenzione è stata dedicata alla sicurezza delle infrastrutture critiche, come i cavi sottomarini, fondamentali per l’indipendenza energetica in un contesto geopolitico sempre più complesso

La Commissione sblocca 3 miliardi extra per gestire migrazione e accoglienza

La Commissione Europea ha annunciato un’iniezione di 3 miliardi di euro per rafforzare la gestione della migrazione e dell’asilo, con un occhio di riguardo ai rifugiati provenienti dall’Ucraina. Questa nuova tranche di fondi, annunciata da Ursula von der Leyen durante la visita del neo Cancelliere tedesco Friedrich Merz, si aggiunge agli 11 miliardi già stanziati per il periodo 2025-2027. I Paesi membri potranno usare queste risorse fino alla fine del 2027, ma dovranno aggiornare i propri programmi nazionali entro il 2025.

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