EU Flash News - 5 Maggio

L’Europa investe €910 milioni nell’innovazione per la difesa

Con l’edizione 2024 del European Defence Fund, la Commissione Europea ha deciso di investire 910 milioni per rafforzare l’industria della difesa made in EU con progetti hi-tech, droni, elicotteri di nuova generazione e persino sistemi di sminamento autonomi. Il tutto con una novità storica: l’ingresso dell’Ucraina tra i partner del Fondo, a testimonianza di una crescente integrazione nella sicurezza continentale. La nuova tornata di investimenti punta a colmare le lacune strategiche (mobilità, difesa anti-drone, tecnologie dirompenti) grazie alla collaborazione tra scienza, industria e ricerca in tutta Europa. E se parliamo di innovazione pura, spiccano progetti come METASTEALTH (materiali invisibili di nuova generazione) e Small UAS (droni autonomi). Inoltre, 45 milioni sono dedicati alle cosiddette “tecnologie dirompenti” e sono stati previsti 15 bandi del fondo europeo per la difesa chiaramente allineati con gli obiettivi di STEP, la piattaforma per rilanciare le tecnologie strategiche europee. L’obiettivo è quello di costruire un’industria della difesa integrata e all’avanguardia entro il 2030.

L’UE e l’IFC scommettono sul futuro con investimenti globali

L’Unione Europea fa squadra con l’IFC (International Finance Corporation) e accende i motori del Global Gateway con un’iniezione strategica di fiducia (e fondi) che si concretizza in un accordo di garanzia da 291 milioni di euro che punta a mobilitare oltre 1 miliardo di dollari in investimenti privati nei Paesi in via di sviluppo e in quelli in processo di adesione all’UE. L’obiettivo è quello di alimentare crescita economica, aumentare posti di lavoro e agevolare la transizione verde, riducendo al contempo i rischi per gli investitori. Il progetto, siglato sotto l’ombrello del programma Better Futures, fa leva sulle competenze combinate dell’UE e dell’IFC nel far decollare investimenti sostenibili in aree ad alto potenziale ma spesso percepite come ad alto rischio: dai Balcani Occidentali al Caucaso, dal Medio Oriente all’Africa Sub-sahariana, fino all’Asia-Pacifico e all’America Latina. Attraverso garanzie finanziarie fornite dall’EFSD+ (European Fund for Sustainable Development Plus), l’UE copre una parte del rischio degli investimenti, creando le condizioni ideali per attrarre capitali privati in settori strategici come energia, manifattura e agricoltura. Il pacchetto comprende anche supporto a piccole imprese e progetti di adattamento climatico. Il Global Gateway è la risposta europea alle sfide globali di investimento: una strategia da €300 miliardi entro il 2027 che punta su connessioni intelligenti, sostenibili e sicure, ben oltre la semplice cooperazione allo sviluppo.

Londra chiama, l’Europa risponde: riflettori su energia, sicurezza e Ucraina

Londra è stata il teatro di una tappa chiave per il futuro delle relazioni tra UE e Regno Unito. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha incontrato il Primo Ministro britannico Keir Starmer per dare il via ai preparativi per il prossimo vertice UE-Regno Unito e partecipare al Future of Energy Security Summit, organizzato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia e dal governo britannico. L’incontro con Starmer ha puntato i riflettori su cooperazione strategica in settori chiave: energia, sicurezza, difesa e migrazione illegale, con un’ulteriore stretta di mano simbolica sul sostegno incondizionato all’Ucraina. Ma è sul fronte energetico che la Presidente ha posto l’accento. Von der Leyen ha delineato la visione europea di una sicurezza energetica moderna, resiliente e green. L’UE vuole offrire certezze normative, essenziali per scambiare energia in un mercato sicuro e stabile. Ha parimenti tracciato tre coordinate per rafforzare la sicurezza energetica globale: obiettivi chiari (come triplicare le rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030), progetti concreti (come gli interconnettori Zambia-Tanzania), e infrastrutture robuste, cavi, reti, ponti energetici tra continenti. L’emblema di questa strategia è l’ELMED, il primo collegamento elettrico diretto tra Europa e Africa, che unirà Italia e Tunisia.

Missione Belgrado: l’UE fa rotta su riforme, dialogo e futuro comune

La Commissaria per l’Allargamento Marta Kos atterra in Serbia per una visita di due giorni che promette di lasciare il segno. Al centro dell’agenda le relazioni UE-Serbia e le riforme chiave per l’adesione all’Unione Europea. In tal senso, di particolare rilievo è la proposta di estendere la normativa sulle scorte di gas fino alla fine del 2027, sottolineando come questa abbia garantito la sicurezza dell’approvvigionamento e ridotto la dipendenza energetica dalla Russia. Si prevede poi un viaggio denso di incontri e significati, tra politica, società civile e impegno per i valori fondamentali. La Commissaria incontrerà le massime cariche istituzionali del Paese: il Presidente Aleksandar Vučić, il Primo Ministro Đuro Macut e la Presidente del Parlamento Ana Brnabić. Un momento toccante sarà la commemorazione delle vittime della tragedia alla stazione ferroviaria di Novi Sad: un gesto che riafferma il valore della memoria e della solidarietà europea. Con questa visita, l’Unione Europea ribadisce il proprio sostegno al percorso europeo della Serbia, puntando su trasparenza, inclusività, stato di diritto e dialogo costruttivo.

Ogni euro investito Horizon Europe ne genera sei

Horizon Europe, il programma di punta dell’UE da 93,5 miliardi di euro, sta già dando frutti. A metà strada del suo percorso (2021–2027), il bilancio è molto interessante: per ogni euro speso, si stimano fino a sei euro di benefici per i cittadini europei entro il 2045. Ottimo l’impatto sul PIL: fino a 11 euro generati per ogni euro investito. Finora oltre 15.000 progetti finanziati (per un valore di 43 miliardi) hanno messo in moto rivoluzioni concrete, dalle navette urbane a celle a combustibile, a nuove frontiere per antibiotici e intelligenza artificiale open source per la comunità scientifica. L’80% dei progetti del Consiglio Europeo della Ricerca ha portato a vere e proprie break-throughs scientifiche. Inoltre, ogni euro investito nel EIC Fund ha attratto oltre tre euro da investitori privati, a cui si aggiunge un taglio della burocrazia fino al 30%. Si tratta un vero supporto per startup e PMI. La Commissione Europea punta a semplificare ancora di più, favorire l’accesso a fondi per startup e scaleup, e spingere ulteriormente l’innovazione con strategie mirate.

Il nuovo European Democracy Shield punterà ancora più in alto

Alla vigilia della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, la Commissione Europea ribadisce il suo impegno a proteggere media liberi come pilastri fondamentali di qualsiasi democrazia che si rispetti. Con il European Media Freedom Act ormai pronto ad entrare in vigore il prossimo 8 agosto, Bruxelles alza il volume sulla difesa dei giornalisti, prendendo di mira pressioni indebite, intimidazioni e attacchi legali abusivi (SLAPPs). La Vicepresidente Henna Virkkunen ha ribadito chiaramente: “La libertà di stampa non è solo da celebrare, è da garantire”. E il Commissario McGrath sulla stessa linea: “I giornalisti sono i cani da guardia della nostra democrazia. Proteggerli significa proteggere tutti noi”. Con nuove regole, una task force paneuropea (European Board for Media Services) e attenzione particolare alla sicurezza, soprattutto delle donne giornaliste, l’Europa vuole restare un faro globale per la libertà d’informazione.

Il 9 maggio si festeggiano i 75 anni dell’Unione

Il 9 maggio si accendono i riflettori sull’Unione! Quest’anno celebriamo i 75 anni dalla Dichiarazione Schuman, l’atto fondativo dell’Unione Europea. Un compleanno storico che si trasforma in una vera e propria festa continentale, con eventi in tutti i 27 Stati membri e un ricco calendario di iniziative per scoprire l’Europa di oggi. Le istituzioni europee aprono le porte ai cittadini: dal Parlamento a Strasburgo e Bruxelles, al Berlaymont della Commissione, fino al Consiglio dell’UE e alla Corte dei conti. Quest’anno l’Europa guarda anche fuori dai suoi confini, durante l’Expo 2025 ad Osaka, l’UE sarà protagonista con un programma speciale. Inoltre, a Francoforte la BCE celebrerà i 40 anni di Schengen con un light-show da non perdere. Un’occasione per riscoprire cosa significa essere europei nel 2025.

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