(22-30 Settembre)
L’Ucraina fa un altro decisivo verso l’Europa
L’Ucraina segna, il 30 settembre, un traguardo storico nel suo cammino verso l’adesione all’Unione Europea: la conclusione del processo di screening bilaterale con la Commissione europea. Un risultato raggiunto in tempi record, iniziato solo a luglio 2024, reso possibile dalla determinazione, dalla professionalità e dalla volontà di Kiev di portare avanti le riforme necessarie, di allinearsi agli standard europei e di avvicinarsi sempre più alla “famiglia europea”. Completare questa fase cruciale nel pieno della guerra di aggressione russa rappresenta una straordinaria prova di resilienza per il Paese. Lo screening non è solo un passaggio tecnico: è un esercizio che coinvolge l’intera società, affrontando temi che toccano la vita quotidiana, dalla sicurezza alimentare all’acqua pulita, dal sostegno agli agricoltori alle norme ambientali. Attraverso un esame approfondito di ogni capitolo negoziale, la Commissione e l’Ucraina hanno valutato il livello di preparazione rispetto all’acquis comunitario e fissato piani concreti per il futuro. Ora, i risultati verranno presentati agli Stati membri, che potranno raccomandare l’apertura dei negoziati nei singoli capitoli, a partire dal Cluster 1 (lo stato di diritto, i diritti fondamentali e il funzionamento delle istituzioni democratiche) il primo ad aprirsi e l’ultimo a chiudersi. Con questo passo, l’Ucraina dimostra non solo di essere pronta ad avanzare lungo il percorso di adesione, ma anche di voler consolidare, attraverso riforme e capacità istituzionali rafforzate, il proprio posto nel cuore dell’Europa.
La Moldavia esprime un voto che rafforza il cammino europeo
Il 28 settembre i cittadini della Repubblica di Moldavia hanno esercitato il loro diritto democratico recandosi alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. I risultati confermano un chiaro sostegno alla prospettiva europea del Paese, sancita anche dalla Costituzione, e offrono al nuovo governo un mandato forte per proseguire con decisione nel percorso verso l’adesione all’Unione Europea. Secondo le valutazioni preliminari dell’OSCE/ODIHR, le elezioni sono state competitive, ben organizzate e fondate su un quadro giuridico solido, nonostante alcune difficoltà legate alle nuove leggi elettorali e ai requisiti di eleggibilità dei candidati. Particolarmente significativo il contesto in cui si è svolta la campagna elettorale: un’ondata senza precedenti di pressioni e interferenze da parte della Russia, tra disinformazione, attacchi informatici, tentativi di corruzione elettorale e provocazioni orchestrate. L’Unione Europea ha condannato con fermezza questi attacchi ibridi, sottolineando al tempo stesso la resilienza dimostrata dal popolo moldavo e l’impegno delle istituzioni nel garantire l’integrità del processo elettorale. Guardando al futuro, l’UE ha ribadito la volontà di lavorare fianco a fianco con il nuovo Parlamento e il prossimo governo per accelerare le riforme, rafforzare la resilienza del Paese e sostenere la sua crescita economica. Bruxelles riconosce i progressi già compiuti e si dice pronta a compiere i prossimi passi negoziali, nel rispetto dell’approccio basato sul merito. Il messaggio è chiaro: il futuro della Moldavia e dei suoi cittadini si trova nell’Unione Europea, e il voto del 28 settembre rappresenta una conferma decisiva di questa scelta.
L’UE punta su educazione finanziaria e investimenti smart per i cittadini
La Commissione europea lancia due nuove iniziative per rafforzare l’unione del risparmio e degli investimenti, con l’obiettivo di offrire benefici concreti a tutti i cittadini dell’Unione. Al centro, una strategia per accrescere la cultura finanziaria lungo tutto l’arco della vita e un nuovo strumento semplice e accessibile per investire: i conti di risparmio e investimento (SIA). Secondo i dati più recenti, meno del 20% degli europei possiede un alto livello di alfabetizzazione finanziaria. Eppure, con le giuste competenze, i cittadini possono gestire meglio il proprio budget, evitare frodi, risparmiare in modo più efficiente e sentirsi più sicuri nell’investire per il futuro. La nuova strategia dell’UE punta a colmare questo gap, sostenendo gli Stati membri con campagne di sensibilizzazione, fondi dedicati a iniziative e ricerche, e un monitoraggio costante dei progressi. Parallelamente, la Commissione propone l’introduzione diffusa dei SIA, già attivi in alcuni Paesi, per rendere l’investimento nei mercati dei capitali più facile e vantaggioso. Attraverso questi conti, offerti da banche, società di investimento e neobroker autorizzati, i cittadini potranno diversificare i propri portafogli tra azioni, obbligazioni e fondi, beneficiando di incentivi fiscali e procedure semplificate. Un meccanismo che non solo consente di ottenere rendimenti più elevati rispetto ai depositi tradizionali, ma contribuisce anche a finanziare le imprese europee, stimolando crescita economica e occupazione. Con questa doppia mossa, Bruxelles vuole dare agli europei strumenti concreti per sentirsi più padroni delle proprie scelte finanziarie, trasformando il risparmio in un motore di prosperità personale e collettiva.
L’UE conclude una settimana di impegno intenso all’ONU su sfide globali
Si è chiusa a New York una settimana densa di incontri e dibattiti che ha visto l’Unione Europea protagonista sulla scena mondiale, in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Al centro, i grandi temi globali: dalla biodiversità alla sicurezza idrica, dai diritti delle donne alla salute mentale, fino al sostegno concreto alle comunità più vulnerabili. Tra i momenti salienti, l’Alto Rappresentante/Vicepresidente Kaja Kallas ha rappresentato l’UE alla riunione dei ministri degli Esteri del G20 e al vertice ad alto livello su Donne, Pace e Sicurezza, oltre a partecipare al comitato ministeriale dell’AHLC. La Commissaria Dubravka Šuica ha preso parte al meeting ministeriale dell’UNRWA, riaffermando il sostegno dell’Unione ai rifugiati palestinesi. La Commissaria Jessika Roswall ha guidato eventi collaterali su biodiversità e sicurezza idrica, mentre il Commissario Glenn Micallef ha portato la voce dell’UE agli incontri dedicati ai giovani e alla lotta contro le malattie non trasmissibili, annunciando anche un contributo di 10 milioni di euro al Fondo Globale per il Coinvolgimento e la Resilienza delle Comunità per il triennio 2025-2027. Con questa intensa agenda multilaterale, l’UE ribadisce il suo ruolo di attore globale, impegnato a promuovere cooperazione, resilienza e sviluppo sostenibile, riaffermando che le sfide del nostro tempo, dalla salute alla sicurezza, dall’ambiente ai diritti, richiedono risposte collettive e condivise.
La Commissione UE apre la seconda call per progetti strategici relativi alle materie prime critiche
Da Kiruna, in Svezia, il Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia industriale, Stéphane Séjourné, ha annunciato il lancio della seconda call per progetti strategici volti a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche per l’industria europea. L’iniziativa segue il successo della prima edizione, che aveva selezionato 60 progetti di punta. Questi progetti rientrano nell’attuazione del Critical Raw Materials Act, lo strumento con cui l’Unione intende rafforzare la propria resilienza, riducendo dipendenze esterne e assicurandosi materiali essenziali per le transizioni verde e digitale. Gli obiettivi sono chiari: aumentare la produzione interna, diversificare le fonti di approvvigionamento e sviluppare partenariati reciprocamente vantaggiosi. Per essere selezionati, i progetti devono dimostrare di contribuire in modo significativo alla sicurezza dell’approvvigionamento, garantire fattibilità tecnica e rispettare criteri di sostenibilità. I promotori selezionati beneficeranno di iter autorizzativi accelerati, accesso facilitato a finanziamenti e contratti di fornitura. “Con la prima ondata di progetti strategici – ha sottolineato Séjourné – l’UE ha dimostrato come l’estrazione, la raffinazione, la lavorazione e il riciclo possano rafforzare la nostra sicurezza economica, ridurre le dipendenze e diversificare le forniture. Ora invitiamo i promotori a proporre nuove iniziative su tutte le 17 materie prime critiche.” La scadenza per presentare i progetti è fissata al 15 gennaio 2026, alle ore 12:00 CET. Un info day online dedicato agli interessati si terrà il 9 ottobre.
Il commercio agroalimentare europeo resta solido nonostante l’aumento dei prezzi
Il commercio agroalimentare europeo continua a mostrare resilienza di fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime. A giugno 2025, le esportazioni dell’UE hanno raggiunto i 19,1 miliardi di euro: un calo del 4% rispetto a maggio, ma comunque il 2% in più rispetto allo stesso mese del 2024. Nel complesso, nel primo semestre dell’anno le esportazioni hanno totalizzato 118,7 miliardi di euro, con un incremento di 2,6 miliardi (+2%) rispetto al 2024. Il Regno Unito si conferma il principale mercato di destinazione, trainato dall’impennata dei prezzi di cacao e cioccolato, seguito da Stati Uniti e Svizzera. Più debole invece la domanda dalla Cina (−10%) e dalla Thailandia. A sostenere la crescita sono stati soprattutto i prodotti a base di cacao e caffè: le esportazioni di queste categorie sono aumentate del 38%, mentre cioccolato e dolciumi hanno registrato +20%. Al contrario, cereali (−22%) e olio d’oliva (−15%) hanno segnato cali significativi. Le importazioni hanno raggiunto i 15,3 miliardi di euro a giugno, in calo del 10% rispetto a maggio ma in crescita del 15% rispetto al 2024. Nei primi sei mesi dell’anno, gli acquisti dall’estero sono saliti a 96,8 miliardi (+16%). L’aumento è stato trainato soprattutto dal caro-prezzi di caffè, cacao, frutta secca e pollame. Côte d’Ivoire (+66%) e Canada (+101%) guidano i Paesi fornitori, mentre gli scambi con Ucraina e Russia sono diminuiti rispettivamente del 13% e del 73%. Il saldo commerciale a giugno ha raggiunto 3,8 miliardi di euro, in recupero del 32% rispetto a maggio. Tuttavia, il surplus complessivo del primo semestre (21,9 miliardi) resta inferiore del 33% rispetto al 2024, penalizzato dall’aumento dei costi delle importazioni.
Ultimi giorni per contribuire alla consultazione pubblica sull’Atto europeo per l’innovazione
La Commissione europea invita imprese, ricercatori, investitori e cittadini a partecipare alla consultazione pubblica sull’Atto europeo per l’innovazione, uno dei pilastri della strategia UE per startup e scaleup. C’è tempo fino al 3 ottobre 2025 per inviare feedback attraverso il portale Have your Say e contribuire a plasmare un’iniziativa legislativa che punta a rimuovere gli ostacoli alla diffusione e commercializzazione delle innovazioni in Europa. Il nuovo Atto affronterà temi cruciali per l’ecosistema dell’innovazione: dallo sfruttamento dei risultati della ricerca alla collaborazione tra industria e università, dall’accesso ai mercati e agli appalti pubblici fino al finanziamento e alla disponibilità di talenti e infrastrutture tecnologiche. La consultazione tocca anche questioni trasversali, come l’uso dei regulatory sandboxes, l’introduzione di un “test innovazione” per rendere le normative più favorevoli, la riduzione degli oneri burocratici e una migliore coordinazione degli investimenti a livello europeo. Parallelamente, Stati membri e Paesi associati hanno discusso di definizioni comuni per startup, scaleup e imprese innovative durante la riunione del Forum del Consiglio europeo per l’innovazione, il 15 settembre scorso. In quell’occasione è stato anche presentato il futuro EU Startups and Scaleups Scoreboard, che monitorerà i progressi della strategia europea nel settore. Con questo processo partecipativo, l’UE conferma la volontà di costruire un quadro normativo capace di liberare il potenziale innovativo europeo e di sostenere la crescita delle imprese più dinamiche e creative del continente.