The reform of the EU FDI screening

Questo documento offre un’analisi approfondita dell’approccio dell’Unione Europea al controllo degli investimenti esteri diretti (IED), con particolare attenzione alle diverse posizioni espresse dalle istituzioni europee sui principali temi in discussione. Viene illustrato come la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio convergano e divergano rispetto agli obiettivi, all’ambito di applicazione, alle procedure e ai poteri connessi al meccanismo di controllo, delineando il dialogo politico che sta contribuendo a definire il quadro normativo finale.

La prima sezione illustra le motivazioni alla base della crescente attenzione dell’UE verso un controllo coordinato degli IED, mettendo in luce le preoccupazioni legate ai potenziali rischi derivanti dagli investimenti stranieri, sia nel contesto geopolitico internazionale che rispetto alle vulnerabilità interne. A seguire, il documento presenta una cronologia dettagliata dello sviluppo dell’iniziativa e delle posizioni assunte dalle istituzioni europee.

Il nucleo del documento si concentra sulle principali questioni relative al controllo degli IED e sulle divergenze tra le istituzioni, che saranno oggetto di discussione durante il trilogo. Tali differenze riflettono un confronto più ampio tra la tutela della sovranità nazionale e l’esigenza di un coordinamento a livello UE. Si parte dalla definizione dell’ambito dei meccanismi di screening nazionali, chiarendo quali tipologie di investimenti e settori siano sottoposti a controllo, per poi analizzare gli aspetti procedurali e i criteri utilizzati per la valutazione del rischio.

Viene inoltre trattata la disciplina delle operazioni transfrontaliere, che coinvolgono più Stati membri. Centrale nell’approccio dell’UE è il meccanismo di cooperazione, pensato per agevolare la condivisione di informazioni e le valutazioni congiunte tra gli Stati membri. In conclusione, si analizza la posizione del Parlamento Europeo in merito all’ampliamento del ruolo e dei poteri della Commissione Europea.

Il documento si conclude sottolineando la necessità di trovare un equilibrio tra la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico e il mantenimento dell’attrattività dell’UE per gli investitori stranieri, evidenziando i dibattiti ancora in corso tra le istituzioni.

Una tabella finale sintetizza le posizioni delle diverse istituzioni europee in merito alla proposta sul controllo degli IED, offrendo una panoramica delle dinamiche politiche che stanno contribuendo a definire il quadro normativo definitivo.

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