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Capital Markets

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Siamo leader del settore nelle operazioni di Capital Markets, offrendo consulenza esperta a una vasta gamma di clienti, tra cui istituzioni finanziarie, investitori, emittenti di obbligazioni e società in operazioni di emissione di debito e quotazione su mercati regolamentati.

I nostri servizi includono:

Emissione di Debito

Assistiamo sia istituzioni finanziarie che aziende nelle operazioni di emissione di debito, che comprendono plain vanilla, strutturate, covered bond, prestiti obbligazionari, medium-term notes, euro bonds, domestic bonds, high yield bonds, hybrid bonds e project bonds, programmi EMTN e private placements. Grazie alla nostra competenza e alla nostra esperienza, forniamo consulenza strategica per garantire che tali operazioni siano eseguite in modo efficiente e conforme alle normative.

Quotazioni su Mercati Regolamentati

Siamo specialisti nelle quotazioni di società su mercati regolamentati, sia domestici che internazionali. In particolare, siamo leader del mercato nelle quotazioni sul mercato Euronext Growth Milan, offrendo ai nostri clienti un servizio di alta qualità e una consulenza personalizzata per garantire una transizione agevole e di successo sul mercato.

Il nostro team di professionisti dedicati alle attività di Capital Markets è altamente qualificato e ha una vasta esperienza nel settore. Siamo pronti ad assistere i nostri clienti in ogni fase delle loro operazioni di mercato dei capitali, garantendo risultati eccellenti e conformità normativa.

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Insights

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Knowledge Management

Mar 07 2024

DDL Capitali

Il disegno di legge in materia di interventi a sostegno della competitività dei capitali recepisce alcune delle misure maggiormente rappresentate dagli operatori del mercato volte ad accrescere la competitività dell’industria finanziaria italiana e il sostegno all’economia, promuovendo interventi di ammodernamento del quadro normativo alla luce delle dinamiche evolutive dei mercati e della crescente concorrenza tra piazze finanziarie internazionali.

IL NUOVO DDL CAPITALI - OVERVIEW DELLE PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE

Lo scorso 27 febbraio 2024 è stato approvato in via definitiva il disegno di legge recante interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti (c.d. “DDL Capitali”), in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pertanto, allo stato attuale, non ancora in vigore. Tra le novità di maggiore interesse per gli operatori economici e, in particolare, per le società con azioni quotate in mercati regolamentati italiani nonché per quelle emittenti strumenti finanziari ammessi alle negoziazioni su un sistema multilaterale di negoziazione italiani, si segnalano, in particolare, quelle in tema di:
(i) svolgimento delle assemblee tramite l’istituto del rappresentante designato;
(ii) presentazione di liste per l’elezione dei componenti dell’organo amministrativo;
(iii) voto plurimo e voto maggiorato.

Il DDL Capitali, all’art. 19, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali di cui al testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (“TUF”) e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile.

LO SVOLGIMENTO DELLE ASSEMBLEE TRAMITE IL RAPPRESENTANTE DESIGNATO

Il D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. Decreto Cura Italia) - convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 ha introdotto, all’art. 106, commi 4 e 5, la possibilità per le società con azioni quotate (nonché per quelle ammesse alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione e per quelle con azioni diffuse fra il pubblico in misura rilevante) di designare, per lo svolgimento delle assemblee ordinarie o straordinarie, il rappresentante previsto dall’articolo 135-undecies del TUF, anche nei casi in cui lo statuto avesse disposto diversamente, prevedendo altresì la facoltà che l’intervento in assemblea si svolgesse esclusivamente tramite il predetto rappresentante designato.

Ai sensi del comma 7 del citato articolo 106, le disposizioni di tale norma si sarebbero applicate alle assemblee convocate entro il 31 luglio 2020 ovvero entro la data, se successiva, fino alla quale sarebbe stato in vigore lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 sul territorio nazionale.
Il termine previsto dal suddetto settimo comma è stato dapprima prorogato al 31 luglio 2022 dalla legge n. 15 del 25 febbraio 2022 (di conversione del D.L. 30 dicembre 2021, n. 228) e, successivamente, al 31 luglio 2023 dalla legge n. 14 del 24 febbraio 2023 (di conversione del D.L. 29 dicembre 2022, n. 198).

Il DDL Capitali interviene sul tema prevedendo, all’art. 11, comma 1, l’inserimento, dopo l’art. 135-undecies del TUF, di un nuovo art. 135-undecies.1 ai sensi del quale sia le società quotate su un mercato regolamentato, sia quelle ammesse alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione potranno prevedere in statuto che l’intervento in assemblea e l’esercizio del diritto di voto avvengano esclusivamente tramite il rappresentante dalla società di cui all’art. 135- undecies del TUF.

In questo modo, le suddette società potranno beneficiare del ricorso in via permanente al rappresentante designato per lo svolgimento delle assemblee. Nelle more delle eventuali modifiche statutarie volte a introdurre tale previsione, l’art. 11, comma 2 del DDL Capitali proroga ulteriormente al 31 dicembre 2024 il termine previsto dal Decreto Cura Italia per il ricorso alla figura del suddetto rappresentante designato.

PRESENTAZIONE DELLA LISTA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER L’ELEZIONE DEI COMPONENTI DELL’ORGANO AMMINISTRATIVO

In tema di nomina dei componenti dell’organo amministrativo, l’art. 12 del DDL Capitali introduce nel TUF un nuovo articolo, il 147-ter.1, ai sensi del quale è possibile prevedere statutariamente che il consiglio di amministrazione uscente presenti una propria lista di candidati per l’elezione dei componenti dell’organo di amministrazione.

In tal caso, la lista eventualmente presentata dovrà essere approvata dal consiglio di amministrazione uscente con il voto favorevole dei 2/3 dei suoi componenti e dovrà contenere un numero di candidati pari al numero dei componenti da eleggere maggiorato di 1/3. Si prevede inoltre che la lista debba essere messa a disposizione del pubblico entro il 40° giorno antecedente la data dell'assemblea convocata per deliberare sulla nomina dei componenti del consiglio di amministrazione (ossia, anticipatamente rispetto alle liste presentate dai soci).

Le società provvederanno all’aggiornamento degli statuti in modo da consentire che le nuove disposizioni trovino applicazione a decorrere dalla prima assemblea convocata per una data successiva al 1° gennaio 2025.

Il DDL Capitali non specifica se le disposizioni del nuovo articolo 147-ter.1 troveranno applicazione anche per le società i cui strumenti finanziari sono ammessi alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione; tuttavia, nonostante queste ultime non siano obbligate a recepire le disposizioni in tema di governance previste per le società quotate su mercati regolamentati, le stesse hanno la facoltà di applicare al proprio sistema di governo societario le disposizioni volte a favorire la tutela delle minoranze azionarie.

IL VOTO PLURIMO E IL VOTO MAGGIORATO

In tema di voto plurimo e di voto maggiorato, l’art. 13 del DDL Capitali introduce una modifica all’art. 2351, comma 4, ultimo periodo, del codice civile prevedendo l’incremento da 3 a 10 del numero di voti da poter assegnare a ciascuna azione a voto plurimo. Tale disposizione, tuttavia, è di esclusivo interesse per le società non quotate, in quanto quelle quotate non possono emettere azioni a voto plurimo (fatta salva, in ogni caso, l’eventuale emissione di azioni a voto
plurimo anteriormente all’inizio delle negoziazioni in un mercato regolamentato).

Quanto alle società quotate su un mercato regolamentato, l’art. 14 del DDL Capitali prevede la modifica dell’art. 127-quinquies del TUF in materia di voto maggiorato. In particolare, rimane invariata la facoltà per le società quotate di attribuire un voto maggiorato ai termini e condizioni di cui al comma 1 del citato art. 127-quinquies del TUF (ossia fino a un massimo di 2 voti per ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto per un periodo continuativo non inferiore a 24 mesi).

Viene, invece, sostanzialmente modificato il comma 2 ai sensi del quale le società potranno prevedere in statuto che, oltre alla maggiorazione di 2 voti di cui al comma 1, venga attribuito un voto ulteriore per ogni ulteriore periodo di 12 mesi (successivo alla maturazione del periodo di 24 mesi) in cui l’azione sia appartenuta al medesimo soggetto, fino ad un massimo complessivo di 10 voti per azione.

In questo modo, le società quotate su un mercato regolamentato potranno introdurre nei loro statuti il voto maggiorato arrivando fino ad un moltiplicatore di dieci. Ai fini dell’introduzione del voto maggiorato sarà quindi necessario procedere mediante una modifica dello statuto societario la cui delibera assembleare segnerà anche l’inizio del periodo di maturazione ulteriore (i.e., il periodo di 12 mesi successivo alla maturazione del periodo di 24 mesi).

Grimaldi Alliance

Knowledge Management

Mag 23 2023

Radar on Brazil

Capital Markets

The Open Capital Market is coming! CVM President explains what it is


The Open Capital Market is an initiative introduced by the president of the Securities and Exchange Commission (CVM), João Pedro Barroso do Nascimento, aimed at strengthening and expanding the capital market in Brazil. The aim is to make the capital market more attractive, inclusive, and competitive, contributing to the country’s economic growth. The actions mentioned below are an integral part of this initiative:

  • Investor PIX: Instant and cost-free portability of investments between brokers via a mobile application.
  • Encouraging Activism: Increasing the engagement of individual investors in meetings by revising resolution 81.
  • Simplified Registration: Simplification of client registration by brokers, with a single shared registration.
  • Funds Framework: New regulatory framework for funds in force as of October, empowering investors.
  • Crowdfunding: Adjustments to crowdfunding rules to include small and medium-sized companies.
  • Review of takeover bids: Promise of a “revolution” in the way takeover bids are thought of in 2024.
    In addition to adjustments to existing regulations and the creation of new financial products, CVM aims to focus on the development of the following key sectors:
  1. Agribusiness: Despite accounting for around 25% of Brazil’s GDP, agribusiness still has a limited presence in the capital markets, accounting for only 5%. The CVM plans to expand the regulation of Fiagros in order to attract more participants from this sector.
  2. Sustainable Finance: The commitment to environmental issues offers significant opportunities for Brazil. The CVM is seeking to attract investors of different profiles to invest in sustainable finance.
  3. Cryptoassets: CVM recognizes the potential of cryptoassets as a way to modernize and innovate the capital market. It seeks to bring market players more in line with regulations and offer opportunities for different investor profiles who wish to participate in the organized market.
  4. Soccer Corporations (Sociedades Anônimas do Futebol - SAFs): With the implementation of Law 14.193/2021 (Sociedade Anônima do Futebol Law), the CVM is identifying opportunities for funds to invest in the soccer industry. It intends to adopt a similar approach to that of crypto assets.

In short, the Open Capital Market initiative promises to reinvigorate and expand the capital market in Brazil. Through innovative actions and strategic plans, it seeks to simplify the investment journey, increase investor engagement, and create a more favorable environment for the Brazilian capital market.

Investment Funds

New Rules on Brazilian Investment Funds Come into Force

On October 2nd, 2023, the new Resolution CVM 175 partially entered into force to regulate investment funds in Brazil. It is said partially because while most of the changes brought by Resolution CVM 175 came into force on October 2nd, 2023, there are still a few changes that will come into force only in 2024.

The Resolution groups 38 different already existing regulations into one and brings some important new rules about the formation, operation, and information disclosure of investment funds, as well as rules about investment funds’ services providers.

One of the most significant changes brought by Resolution CVM 175 is that it allows for the existence of limited liability funds. Up until the entry into force of Resolution CVM 175, only unlimited liability funds were permitted. Now, investment funds’ members may have their responsibilities limited to the value of their membership interest, so long as the funds’ regulation expressly establishes so.
Also, Resolution CVM 175 allows investment funds to invest up to 100% of its net asset value abroad, as long as they comply with the Resolution’s rules. Nevertheless, there are still limits for Financial Investment Funds (FIFs) that have foreign investments: the applicable limit for classes destined to the general public is of 20% of its net asset value, and the limit for classes destined exclusively to qualified investor is of 40% of its net asset value.

Another important change is the regulation of funds’ service providers. The investment fund manager will now have the title of an essential service provider, and, alongside the fund administrator, will perform the fund's core operational activities. This alteration was important to adjust the rules to the actual reality of the funds, that now usually have both an administrator and a manager.

Moreover, to guarantee more transparency to its members, the funds will have the obligation to disclose, in a separate manner, the administration, management and maximum distribution fees. That means that the funds’ regulations will have to disclose separately the remuneration of the administrator, manager, and distributors in its text. Previously, the funds only needed to disclose the fee as a whole; it was not necessary to disclose the information separately. It is important to note, however, that this obligation will only enter into force on April 1st, 2024.

Another significant alteration that will come into force only on April 1st, 2024, is the creation of a multiclass structure. The funds will be able to be divided into classes and subclasses, each of them having its individual assets, rights, and obligations. This means that the same set of assets can be linked to different liabilities without the need to create separate investment funds for each type of investor profile. This implies that assets can be grouped or associated with different liabilities or obligations, thus catering to the needs of different types of investors without the creation of
multiple separate funds. This will provide flexibility in investment management since the fund manager will not need to manage assets from more than one vehicle.

Resolution CVM 175 marks a significant milestone in the country’s financial sector, being a testament to Brazil’s commitment to creating a more transparent, efficient, and investor-friendly environment. Investment funds now have a new resolution that not only groups multiple regulations the country had about the theme, organizing the legal framework on the subject, and investors now have more enticing factors to invest in Brazil.

Labor law

Brazilian Supreme Court considers collection of contributions to unions valid


In a judgment concluded on 09/11/2023, the Federal Supreme Court (STF) considered the collection of the so-called assistance contribution valid. This contribution is intended to fund activities such as collective negotiations for collective work agreements.
In the decision, the STF makes it clear that the decision does not represent the return of the union tax, which was changed by the labor reform in 2017.

With the STF’s decision, the assistance contribution will now be charged to all workers, whether or not they are members of the union. However, for those who are not members of the union, the discount can only be made if:

  • The payment is agreed in an agreement or collective convention of the category.
  • If unaffiliated workers give express authorization for the discount, or do not present opposition within the period defined in collective bargaining.

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