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Ago 19 2024

Eu Alert - Il Regolamento (UE) 2024/2019

Lo scorso 12 agosto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il Regolamento (UE) 2024/2019 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 aprile 2024 (“Regolamento”) recante una serie di modifiche sostanziali e/o procedurali al protocollo n. 3 sullo statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea (“Statuto” e “Corte di giustizia”).

Si riporta di seguito una sintesi delle modifiche introdotte dal Regolamento.

  1. Attribuzione al Tribunale della competenza pregiudiziale in materie specifiche

Il Regolamento introduce l’art. 50-ter al fine di attribuire al Tribunale dell’Unione europea (“Tribunale”) la competenza a conoscere delle domande di pronuncia pregiudiziale di cui all’art. 267 del TFUE rientranti in una o più delle seguenti materie:

  1. il sistema comune di imposta sul valore aggiunto;
  2. i diritti di accisa;
  3. il codice doganale;
  4. la classificazione tariffaria delle merci nella nomenclatura combinata;
  5. la compensazione pecuniaria e l’assistenza dei passeggeri in caso di negato imbarco o di ritardo o cancellazione di servizi di trasporto; e
  6. il sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.

Con riferimento ai punti da (a) a (d), il considerando 9 del Regolamento chiarisce che “Tali materie riguardano, al momento dell’adozione del presente regolamento, questioni quali la determinazione della base imponibile dell’imposta sul valore aggiunto o le condizioni per l’esenzione dal pagamento di tale imposta; l’interpretazione del regime generale delle accise e del quadro relativo alle accise sull’alcool, sulle bevande alcoliche, sul tabacco, sui prodotti energetici e sull’elettricità; gli elementi in base ai quali i dazi all’importazione o all’esportazione sono applicati nell’ambito degli scambi di merci, quali la tariffa doganale comune, l’origine e il valore in dogana delle merci; le procedure di importazione ed esportazione, comprese l’insorgenza, la determinazione e l’estinzione di un’obbligazione doganale; regimi doganali specifici; il regime di franchigie doganali, nonché l’interpretazione di voci tariffarie specifiche e i criteri per la classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata di cui all’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio”.

Con riferimento al punto (e), il considerando 10 del Regolamento chiarisce che tali materie “riguardano questioni che, al momento dell’adozione del presente regolamento, sono disciplinate dai regolamenti (CE) n. 261/2004 [trasporto aereo], (UE) n. 1177/2010 [trasporto marittimo], (UE) n. 181/2011 [trasporto con autobus] e (UE) 2021/782 [trasporto ferroviario] del Parlamento europeo e del Consiglio”.

Con riferimento al punto (f), il considerando 10 del Regolamento chiarisce che tale sistema “al momento dell’adozione del presente regolamento, è disciplinato dalla direttiva n. 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e dagli atti adottati sulla base di tale direttiva”.

Fermo quanto precede, ai sensi del comma 2 del nuovo art. 50-ter, la Corte di giustizia conserverà la competenza a conoscere delle domande di pronuncia pregiudiziale che sollevino “questioni indipendenti di interpretazione del diritto primario, del diritto internazionale pubblico, dei principi generali del diritto o della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.

In ogni caso, ai sensi del comma 3 della nuova disposizione, le domande di pronuncia pregiudiziale di cui all’art. 267 andranno presentate dinanzi alla Corte di giustizia. Sarà quest’ultima – “quanto prima possibile” e secondo le modalità previste dal proprio regolamento di procedura – a valutare se la domanda rientri esclusivamente in una o più materie attribuite alla competenza del Tribunale e, di conseguenza, a trasmetterla al Tribunale.

  1. Partecipazione al procedimento da parte del Parlamento europeo, del Consiglio e della Banca Centrale Europea

Il Regolamento modifica l’art. 23 dello Statuto al fine di prevedere che, nel caso in cui sia sollevata una questione pregiudiziale, la decisione del giudice nazionale che sospende il procedimento debba essere notificata dalla cancelleria della Corte – oltre che alle parti in causa, agli Stati membri, alla Commissione, nonché all’istituzione/organo/organismo dell’Unione che abbia adottato l’atto di cui si contesta la validità o l’interpretazione, come già previsto dall’art. 23 – anche al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Banca centrale europea.

Ai sensi del nuovo comma 2, qualora ritengano di avere “un interesse particolare nelle questioni sollevate dalla domanda di pronuncia pregiudiziale”, entro 2 mesi dalla notifica il Parlamento europeo, il Consiglio e la Banca centrale europea potranno presentare memorie od osservazioni scritte.

Ai sensi del nuovo comma 3, le memorie o le osservazioni scritte presentate da un interessato saranno pubblicate sul sito Internet della Corte di giustizia “entro un termine ragionevole” successivamente alla chiusura del caso, a meno che tale interessato non si opponga alla pubblicazione delle proprie memorie od osservazioni scritte.

  1. Elezione di avvocati generali per il trattamento delle domande di pronuncia pregiudiziale devolute alla competenza del Tribunale

Il Regolamento introduce l’art. 49-bis dello Statuto al fine di prevedere che, nel trattamento delle domande di pronuncia pregiudiziale, il Tribunale sarà assistito da uno o più avvocati generali, eletti per un periodo di 3 anni – rinnovabile una volta – tra i giudici del Tribunale.

  1. Istituzione della sezione intermedia del Tribunale

Il Regolamento modifica l’art. 50 dello Statuto al fine di prevedere, con riferimento alla composizione del Tribunale, l’istituzione di una sezione intermedia tra le sezioni composte da cinque giudici e la grande sezione.

Alla luce della formulazione del nuovo art. 50, il Tribunale si riunirà in: (a) sezioni composte da 3 o 5 giudici; (b) sezione intermedia; e (c) grande sezione. Inoltre, in coerenza con l’attuale formulazione, in alcuni casi il Tribunale potrà statuire nella persona di un giudice unico.

La nuova disposizione prevede che, nei procedimenti aventi ad oggetto una questione pregiudiziale, il Tribunale si riunirà in sezione intermedia su richiesta di uno Stato membro o di un’istituzione dell’Unione che sia parte del procedimento.

  1. Rinvio della causa pregiudiziale alla Corte di giustizia o al Tribunale

Il Regolamento modifica l’art. 50 dello Statuto al fine di prevedere che, in linea con quanto previsto in relazione alla trattazione dei ricorsi:

  • quando il Tribunale constata di essere incompetente a conoscere di una domanda di pronuncia pregiudiziale, questo dovrà rinviare la causa alla Corte di giustizia;
  • quando la Corte di giustizia constata di essere incompetente a conoscere di una domanda di pronuncia pregiudiziale, questa dovrà rinviare la domanda al Tribunale, che in tale ipotesi non potrà declinare la propria competenza.

In relazione al suddetto meccanismo di rinvio, il considerando 18 del Regolamento chiarisce inoltre che “il Tribunale può, a norma dell’articolo 256, paragrafo 3, secondo comma, TFUE, rinviare alla Corte di giustizia una causa che rientra nella sua competenza, ma che richiede una decisione di principio che potrebbe compromettere l’unità o la coerenza del diritto dell’Unione”.

  1. Estensione della procedura di ammissione preventiva delle impugnazioni

Il Regolamento sostituisce l’art. 58-bis al fine di estendere la procedura di ammissione preventiva delle impugnazioni da parte della Corte di giustizia:

  • alle impugnazioni relative a una pronuncia del Tribunale avente ad oggetto la decisione di una commissione di ricorso indipendente di un organo o di un organismo dell’Unione che, alla data del 1° maggio 2019, disponeva di tale commissione di ricorso ma non risultava espressamente previsto dall’art. 58-bis nella sua attuale formulazione.

Trattasi dei seguenti organi/organismi dell’Unione: (a) Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia; (b) Comitato di risoluzione unico; (c) Autorità bancaria europea; (d) Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati; (e) Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali; e (f) Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie; e

  • al contenzioso relativo all’esecuzione di contratti contenenti una clausola compromissoria.
  1. Introduzione della procedura di consultazione in vista della presentazione di una domanda o di una proposta di modifica dello Statuto

Il Regolamento introduce l’art. 62-quinquies al fine di prevedere che, prima di presentare una domanda o una proposta di modifica dello Statuto, la Corte di giustizia o, se del caso, la Commissione debba procedere allo svolgimento di “ampie consultazioni”.


Il Regolamento entrerà in vigore il 1° settembre 2024 e prevede un regime transitorio in forza del quale:

  • le domande di pronuncia pregiudiziale pendenti dinanzi alla Corte di giustizia al 1° ottobre 2024 saranno in ogni caso trattate dalla Corte di giustizia medesima;
  • le impugnazioni avverso:
    • le decisioni del Tribunale vertenti su una decisione di una commissione di ricorso di uno degli organi / organismi dell’Unione di cui alle lettere da (a) a (e) del precedente punto 6, nonché
    • le decisioni relative all’esecuzione di un contratto contenente una clausola compromissoria

di cui la Corte di giustizia risulti investita al 1° settembre 2024 non saranno soggette alla suddetta procedura di ammissione preventiva delle impugnazioni.

Entro il 2 settembre 2025, la Corte di giustizia pubblicherà e aggiornerà un elenco di esempi che illustrano l’applicazione del suddetto art. 50-ter dello Statuto.

Entro il 2 settembre 2028, la Corte di giustizia trasmetterà al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione una relazione sull’attuazione del Regolamento, eventualmente corredata da una proposta di atto legislativo di modifica dello Statuto, in particolare al fine di rivedere l’elenco delle materie specifiche devolute alla competenza pregiudiziale del Tribunale.

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Publications

Feb 20 2023

Legal changes that started to apply in Slovenia on January 2023

Slovenia has passed several new acts in recent months, three of which started to apply on January 26, 2023. We've rounded up the key novelties of each act and present them below.

The first act (ZPOmK-2) regulates anti-competitive practices and mergers which have had or may have an effect on the territory of the Republic of Slovenia and serious obstacles to effective competition, as well as specific compensation provisions for violations of competition law.

The second act (ZVOP-2) establishes the rights, obligations, legality to protect personal data and the exercise of justification for interference with privacy, dignity, confidentiality of personal data, right to data self-determination or other fundamental rights of individuals when processing personal data.

The last presented act (ZvPot-1) sets out the rights of consumers when companies offer, sell and otherwise market goods, services and digital content and imposes obligations on companies, government authorities and others to ensure these rights.

Read more about it in attached file

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Knowledge Management

Feb 20 2023

Lens on Slovenia

LEGAL CHANGES THAT STARTED TO APPLY IN SLOVENIA ON JANUARY 26 2023
Slovenia has passed several new acts in recent months, three of which started to apply on January 26, 2023. We've rounded up the key novelties of each act and present them below. The first act (ZPOmK-2) regulates anti-competitive practices and mergers which have had or may have an effect on the territory of the Republic of Slovenia and serious obstacles to effective competition, as well as specific compensation provisions for violations of competition law. The second act (ZVOP-2) establishes the rights, obligations, legality to protect personal data and the exercise of justification for interference with privacy, dignity, confidentiality of personal data, right to data self-determination or other fundamental rights of individuals when processing personal data.
The last presented act (ZvPot-1) sets out the rights of consumers when companies offer, sell and otherwise market goods, services and digital content and imposes obligations on companies, government authorities and others to ensure these rights.

ACT ON THE PREVENTION OF RESTRICTION OF COMPETITION ACT (ZPOMK-2)

On 26 January 2023, the new Act on the Prevention of Restriction of Competition started to apply, after it entered into force in October 2022. It replaced the previous Act ZPOmK-1 from 2008 and brought an upgrade of some provisions to the Slovenian legal system, in accordance with Directive (EU) 2019/1 of the European Parliament and of the Council, of 11 December 2018 to empower the competition authorities of the Member States to be more effective enforcers and to ensure the proper functioning of the internal market. Below is a summary of some of the features of the new Act.

  1. Uniform administrative procedure for determining violations of the rules of competition law and administrative sanctioning of companies
    Slovenian Competition Protection Agency (hereinafter: the Agency), which is the body responsible for the protection of competition on the Slovenian market, conducted two procedures for this purpose until the implementation of ZPOmK-2, namely the administrative one, in which it established the existence of a violation, and an infringement procedure, in which it imposed a fine. Now the law provides a uniform administrative procedure.
  2. Administrative sanctioning of companies
    Article 79 of the new Act defines an administrative offense as an act of a company that violates the Act or Article 101 or 102 of the Treaty on the Functioning of the European Union (hereinafter: TFEU) and is defined by the Act as an administrative offense, and is subject to an administrative sanction, which is imposed in the form of a lump sum or a periodic payment. The maximum permissible sanction for an established violation is an amount equal to 10
    percent of the company's annual turnover in the previous financial year. Article 93 sets out the conditions for a possible dismissal or reduction of an administrative sanction, while Article 95 brings the possibility of a reduction of an administrative sanction (by a maximum of 20 percent) based on an application for settlement. The new Act also introduced new rules in the area of limitation periods, as a five-year limitation period is now set for serious
    competition law infringements and a three-year limitation period for minor infringements.
  3. Simplified notification of concentration procedure
    In accordance with the principle of economy, the Act contains a new simplified procedure in which the Agency (under the conditions of Article 78) will be able to assess individual concentrations in a simplified procedure, which should eliminate certain administrative and cost burdens.
  4. The Agency's investigatory powers
    Pursuant to Article 52(1), the Agency now has the possibility, before issuing a decision to initiate proceedings, to address a request to each company, its shareholders, members of the management or supervisory bodies, persons employed by the undertaking and other persons for the provision of any information which may be relevant for the application of the new Act or of Articles 101 and 102 TFEU. The new Act has also harmonized the conditions for issuing an order for the search of premises and documents. It is also possible to search electronic devices. If a judge disagrees with the proposed search by the Agency, the latter has the option of appealing to the District Court in Ljubljana.
  5. Use of information from the leniency statement
    A leniency statement is an oral or written submission made voluntarily by a company or an authorized person to the authority, in which the company or authorized person provides information about the cartel and describes his or her role in it. The statement must be prepared specifically for the Agency with the purpose of waiving or reducing the monetary sanction within the framework of the leniency program. In Article 43, the new Act now further regulates the restrictions on the use of information from statements and stipulates that only the parties in the proceedings and only for the purpose of exercising their rights of defense may have access to the leniency statement. A party may use information from a leniency statement or a settlement application in proceedings before a court reviewing a decision of the Agency only where this is necessary for the exercise of its rights of defense and only for the purposes of assessing the distribution of the administrative sanction for the payment of
    which the cartel participants are jointly and severally liable, or for the purposes of assessing a decision by which the Agency has found an infringement of this Act or of Article 101 or 102 TFEU.

NEW DATA PROTECTION ACT (ZVOP-2)

On 15 December 2022, the National Assembly adopted the Data Protection Act (ZVOP-2), which transposes the European General Data Protection Regulation (GDPR) into Slovenian law and regulates national specificities in the area of personal data protection. The new law started to apply on 26 January 2023 and replaced the existing Data Protection Act (ZVOP-1) from 2004. In addition to the GDPR, the new Act also regulates additional aspects of personal data
protection, including in the areas of video surveillance, biometrics, processing of personal data for research purposes, authorized persons for the protection of personal data, sets an age limit for children's consent to the use of information society services, and allows for the imposition of fines as provided for in the GDPR.

  1. Material defect or non-conformity with the contract
    For sales contracts concluded from 26 January 2023 onwards (i.e. after the Act entered into force), the rule that the consumer may freely choose between the means of enforcing a material defect, i.e. whether to request repair, replacement of the product, a proportionate reduction or a full refund of the purchase price, will no longer apply. Under the new legislation, consumers will be more limited, as they will first be able to request either repair or replacement of the goods with a new and faultless one (the choice will, except in certain cases, be up to the consumer). Only then, if the seller fails to do so, the consumer will be able to claim a proportionate reduction or a full refund of the purchase price (i.e. withdraw from the contract).
  2. Non-conformity of the goods
    In the event of non-conformity of the goods which becomes apparent less than 30 days after delivery, the consumer has the so-called right to reject. This means that the consumer can withdraw from the contract within this period and claim a refund of the purchase price without first having to request that the goods be repaired or replaced. The period during which the legal presumption that the non-conformity of the goods had already existed at the time of delivery is extended from 6 to 12 months. The burden of proof will be on the seller to prove that the defect complained of did not exist when the goods were delivered.
  3. Warranty
    With regards to warranties, the Act introduces a key change. For products placed on the market after the Act entered into force (i.e. on the 26 January 2023), consumers will be able to claim a warranty only from the guarantor, i.e. the company providing the warranty or from its authorized repairer. The Act also abolishes the mandatory 1-month warranty for used products and introduces a shorter deadline (30 instead of 45 days) in which the guarantor will have to correct errors. The previous deadline of 45 days will still apply to products that will be placed on the market before the law comes into force. The deadline may be extended by 15 days, and the manufacturer will have to notify the consumer before the deadline expires and state the reasons for the extension of the deadline.

We point out that the provisions regarding contracts for the supply of digital content or services will also apply to a contract in which the consumer agrees to provide his/her personal data to the company in lieu of (monetary) payment of the purchase price, and the company would use the data for purposes beyond the mere supply of the digital content or service, which is particularly common on social networks.

  1. Online marketplaces
    Online marketplaces (such as Wolt and Mimovrste) will need to provide consumers with information on how offers are ranked, with whom the contract is being concluded in a specific case and whether the price offered is adjusted on the basis of the consumer's profiling. In addition to these new features, the Act also prohibits hidden advertising and the misrepresentation of customer ratings and recommendations.
  2. Prohibition of dual quality of goods
    The Act considers any marketing of goods in one member state as identical to goods marketed in other member states, provided that these goods have a significantly different composition or characteristics (so-called double quality of goods) as a misleading business practice. The new regulation prohibits such practice as it could mislead consumers into making a purchase that they would not otherwise have made.
  3. Obligations regarding discounts
    The Act clarifies the obligation of companies to offer discounts. When reducing the price of goods, companies will have to label both the previous price and the reduced price, with the previous price being the lowest price labelled in the last 30 days before the reduction. In cases of gradual and continuous reduction, the previous price will be the price that was the lowest at least 30 days before the first reduction.

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